Io sono dentista, io e un mio nipote ci stavamo specializzando in odontologia e siamo andati nella Facoltà di Odontologia a prendere alcuni libri. Era un Venerdì pomeriggio. Mio marito era insieme a noi. Pioveva molto forte, io e mio nipote ci camminavamo insieme riparandoci sotto un piccolo ombrello. Mio marito aveva il suo impermeabile e, per ripararsi dalla pioggia, camminava vicino alla parete della Biblioteca Generale. Io e mio nipote andavamo saltando le le pozzanghere d'acqua, senza accorgerci che ci stavamo avvicinando agli alberi.
Quando stavamo per saltare una grande pozzanghera d'acqua, siamo stati raggiunti da un fulmine che ci ha carbonizzati. Mio nipote è morto subito. Era un ragazzo che, nonostante la sua giovane età, si affidava molto al Signore e aveva una grande devozione al bambino Gesù. Portava al petto una medaglietta di quarzo del bambino Gesù. Le autorità dicono che è stato proprio il quarzo che ha attirato su di lui il fulmine, perché questi gli è entrato, attraverso quella medaglietta, attingendogli il cuore, bruciandolo dentro e uscendo dal piede; fuori non si è carbonizzato, è rimasto intatto, nemmeno una bruciatura.
Quanto e me, il fulmine mi è entrato dal braccio e mi ha bruciato, spaventosamente, tutto il corpo, fuori e dentro. Non avevo più i seni, soprattutto quello sinistro, al suo posto era rimasto un buco. Era sparita la carne del ventre, delle gambe e delle coste. Quello che state vedendo qui, è il mio corpo completamente ricostruito, per la misericordia del Signore. Il fegato era completamente carbonizzato. I reni, i polmoni e le ovaie si erano bruciati. Il fulmine era uscito dal piede destro.
Io usavo un apparecchio contraccettivo a forma de "T" di ottone, che è un buon conduttore di elettricità, per questo ha carbonizzato, ridotto in polvere, le mie ovaie. Ho avuto un blocco cardiaco e sono rimasta li, senza vita. Il mio corpo saltava a causa dell'elettricità accumulata.
Traduzione in lingua italiana fatta da Padre Leone Orlando
L'altro mondo
Ma questa è solo la parte fisica. La cosa più bella è che, mentre il mio corpo stava là, carbonizzato, io, nello stesso tempo, mi trovavo dentro un bellissimo tunnel bianco pieno di luce, una luce bellissima che mi deliziava, che mi trasmetteva una pace e una felicità che non ci sono parole per descriverla.