sottolineare non è la somma dei fenomeni mistici che hanno arricchito la
vita di questo santo, quanto piuttosto l'amore che lo ha consumato. Padre
Pio era un innamorato di Dio, così estasiato e ricolmo d'amore da saper
riversare questo fiume abbondante di grazia sui fratelli e le sorelle che a
migliaia quotidianamente incontrava nel sacramento della confessione e nella
direzione spirituale.
E veniamo a quel 23 settembre di quaranta anni or sono. Accasciato sulla
poltrona, vestito del suo saio, moriva Padre Pio stringendo tra le dita la
corona del Rosario e mormorando: "Gesù, Maria!". La sua carne, dopo la
morte, restò intatta e tenera, quasi risuscitata. Dopo i segni della
passione, quelli della risurrezione. Non può morire chi ama, perché l'amore
è per sempre e vince la morte.
Padre Pio continua vivere nel mistero di Cristo morto e risorto. Ad un
penitente che gli aveva chiesto "come faremo quando non ci sarete più?",
aveva risposto prontamente: "Andate davanti al tabernacolo. In Gesù,
troverete anche me". Rendiamo grazie al Signore che nei suoi Santi ci da la
prova di un amore senza limiti, di un amore perenne, sempre nuovo; lodiamolo
perché attraverso di loro fa sentire la dolcezza della sua presenza.
Maria, che Padre Pio chiamava "mammina mia" ci aiuti a coltivare sempre più
in noi il gusto di Dio, il desiderio di essere tutti del suo Figlio Gesù, e
di realizzare in pienezza e con gioia il misterioso disegno che Dio ha
preparato per ciascuno di noi. San Pio da Pietrelcina ci accompagni, ci
custodisca e ci benedica in questo cammino; sostenga le nostre intenzioni
perché sul suo esempio impariamo a vivere per Gesù, vita e salvezza nostra.
Amen!
Dall'OMELIA DEL CARD. TARCISIO BERTONE nell'ANNIVERSARIO DEL TRANSITO DI SAN
PIO DA PIETRELCINA.
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