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via Blog Maria a Medjugorje by medjugorje on 6/27/11
È nel suo giardino, seduta su un muretto, poco dopo le 22, alla fine di una giornata durissima. «Ho cominciato all'alba con la testimonianza ai fedeli, ho appena finito di servire la cena a una trentina di pellegrini affamatissimi, le gambe non me le sento più. E domani vi assicuro che sarà peggio».
Mirjana Dragicevic, classe 1965, è una delle sei veggenti di Medjugorje e parla perfettamente l'italiano. È quella che lo scorso febbraio raccolse oltre 15mila persone al Palavesuvio di Ponticelli per la sua apparizione mensile. Sposata con il nipote di un sacerdote bosniaco ha due figli adolescenti e da trenta anni dichiara di vedere la Madonna, ma questo – dice – «non mi impedisce di condurre una vita normale». Che poi tanto normale non è, soprattutto in questi giorni quando qui a Medjugorje si festeggiano i trent'anni dalla prima apparizione della Vergine Maria e lei, Mirjana, è sicuramente una protagonista. Ieri mattina alle 7.30, all'ingresso della sua abitazione, c'erano centinaia di persone giunte da ogni parte del mondo per ascoltare le sue parole. Amore e fede lo slogan, lo stesso che ha caratterizzato l'intera giornata di ieri – l'ultima dedicata alle celebrazioni – che si è conclusa alle 17.45 in punto. La Madonna sarebbe apparsa nuovamente ai veggenti e a loro avrebbe consegnato il tradizionale messaggio d'amore.
Una vita normale, dicevi… Possibile per una veggente così popolare?
«Certo, almeno ci provo. Mi occupo della casa, dei figli, di mio marito e adesso anche dei pellegrini che ospito».
E dove?
«A casa mia, anzi un po' da me e un po' da mio fratello altrimenti non ce la farei. Le richieste sono tantissime, le case piccole e a me piace offrire sempre una buona ospitalità, naturalmente semplice e rigorosa».
E le apparizioni? Tra figli, famiglia e pellegrini quando la vede la Madonna?
«La vedo eccome, anche se sono stata la prima fra i sei veggenti a non parlarle più tutti i giorni. Per me le apparizioni quotidiane sono terminate il 25 dicembre del 1982 quando la Madonna mi ha rivelato il decimo segreto. Da allora vedo la Vergine Maria ogni 18 marzo, il giorno del mio compleanno e, dall'agosto dell'87, ogni due del mese».
Dieci segreti, dunque, da rivelare quando?
«Questo lo deciderà la Madonna».
Sì, ma cosa nascondono?
«L'unica cosa che posso dirvi è che descrivono gli eventi che si verificheranno se l'umanità non riuscirà a ravvedersi. La Madonna mi ha chiesto di scegliere un sacerdote a cui riferire i nostri segreti 10 giorni prima che accadano, e sarà lui a rivelarli al mondo intero».
Insomma, con un po' di anticipo?
«Sì, perché il sacerdote prima di svelarli dovrà digiunare sette giorni. Poi sarà autorizzato a parlare e tutto cambierà».
Un'ipotesi abbastanza inquietante.
«No: la Vergine Maria dice sempre, invano, di non parlare dei segreti, ma di pregare senza avere paura di nulla».
Un messaggio impegnativo.
«Già, parliamo sempre di che cosa accadrà o potrebbe accadere in futuro, ma chi può sapere se domani sarà ancora vivo? Nessuno. Dunque: smettete di stare in ansia per cose inutili e siate invece pronti ad affrontare il momento in cui andrete incontro al Signore. Ne va della vostra eternità».
Sempre più difficile…
«Basta solo pregare e aprire il cuore all'amore di Dio. E invece continuiamo a perdere tempo in mille modi. Ciò che conta è credere che tutto quel che succede, se succede, sarà la volontà di Dio, che non possiamo cambiare».
E che cosa possiamo fare, invece?
«Cambiare noi stessi. E credere nelle apparizioni».
È quello che proverà a spiegare alla commissione vaticana del cardinale Ruini che sta indagando il fenomeno Medjugorje? Quando toccherà a lei?
«Ben presto, credo. Hanno già ricevuto a colloquio Ivanka. L'hanno interrogata per circa 3 ore, io sarò la seconda, aspetto la loro convocazione da un momento all'altro. E anche a loro parlerò della Gospa, di quel che sento e vedo».
Ecco, che cosa vede durante l'apparizione?
«Una donna di una bellezza indescrivibile: viva, luminosa, perfetta. I capelli neri e ondulati sotto il velo bianco, gli occhi azzurrissimi colmi d'affetto. Si esprime in croato, la sua voce è musica. Se lei inizia a pregare, anche noi preghiamo, se fa delle raccomandazioni, noi le accogliamo, felici di assecondarla se ci chiede qualcosa».
Che cosa vi chiede?
«Preghiera e digiuno».
E se invece tu le chiedi una grazia, la esaudisce?
«No. Il progetto di Dio è diverso dal nostro».
Fonte: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=154014&sez=MONDO
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