“Cari figli, oggi il vostro Padre buono attraverso di me vi invita affinché con l’anima colma d’amore vi incamminiate nel cammino spirituale. Cari figli, riempitevi di grazia, pentitevi sinceramente per i peccati e bramate il bene. Bramate anche a nome di coloro che non hanno conosciuto la perfezione del bene. Sarete più cari a Dio. Vi ringrazio”.
Commento di Padre Livio al messaggio del 2 maggio 2010
Cari amici, come vedete, questo messaggio ha un taglio molto particolare. E' un messaggio di incoraggiamento, di esortazione ad intraprendere la via del bene, a perseverare in essa attraverso il pentimento dei peccati, attraverso il conseguimento della Grazia santificante di cui dobbiamo rivestirci e attraverso il desiderio, il desiderio di Dio, il desiderio del bene, il desiderio di Santità.
Quindi, diciamo, è un programma per questo mese di maggio, per dare un'accelerazione al cammino spirituale di tutti coloro che l'hanno già intrapreso e che magari si lasciano un po' prendere dalla stanchezza o dalla tiepidezza. Un’esortazione invece per coloro che non l'hanno ancora intrapreso, a pentirsi dei propri peccati e ad incamminarsi sulla retta via.
Questo dunque è il taglio generale del messaggio. Poi i particolari, che mi sembrano molto importanti. Il soggetto è il Padre. Come vedete, la Madonna nei suoi messaggi, pur mettendoci più frequentemente davanti agli occhi la figura di Cristo, verso il quale ci porta, in diversi suoi messaggi ci parla del Padre e dello Spirito Santo, e quindi del mistero di Dio Uno e Trino e nel medesimo tempo la Madonna riafferma in questo messaggio, come in quello precedente del 25 aprile, la Sua opera di mediazione.
Nel messaggio del 25 aprile, la Madonna aveva detto: “chiedete la mia intercessione”, “vi invito figlioli, pregate perché attraverso le vostre preghiere possa aiutare quanti più cuori possibili ad aprirsi ai miei messaggi”. Quindi sono due messaggi dove la Madonna mette in luce la Sua funzione mediatrice, con questa differenza, a mio parere, che, mentre nel messaggio di aprile, la Madonna aveva quasi sottolineato la Sua mediazione materna fra noi e Gesù Cristo, qui invece la Madonna parla di una mediazione che avviene verso il Padre, cioè: “il Padre buono attraverso di me vi invita”, questo per dirvi, cari amici, che le Tre Persone Divine, inviando Maria Santissima qui sulla terra come Mediatrice, come Ancella del Signore, agiscono insieme. Cioè il Padre invia, attraverso il Figlio, Maria a noi per esortarci, per incoraggiarci, per sostenerci e per intercedere per noi.
Dunque vediamo adesso i vari passaggi del messaggio.
Vorrei sottolineare: “Cari figli, oggi il Padre buono” il Padre buono è un'espressione Evangelica, sottolinea che Dio è Amore. In questo messaggio viene ripreso più volte il termine “buono”, ma anche il termine “bene”, Dio è il Sommo Bene, è il bene per cui siamo stati creati, dobbiamo desiderarlo, dobbiamo bramarlo, dobbiamo soprattutto riprodurlo nella nostra vita.
Come sapete, quando un ascoltatore di Gesù gli dice: “Maestro buono”, Gesù gli risponde: “perché mi dici buono, solo Dio è buono” nel senso che Dio è veramente la Fonte della bontà.
Questa espressione “Padre buono”, mi fa pensare ad una sottolineatura di Santa Teresa D'Avila che, quando ci parla del Padre Nostro ci dice che, quando iniziava a meditare il Padre Nostro, si fermava alla parola Padre e non riusciva ad andare avanti, perché il suo cuore si commuoveva e scendevano lacrime copiose dai suoi occhi.
Cioè capire la bontà di Dio ed il Suo Amore per noi è una grande grazia da chiedere, perché noi abbiamo sempre un po' paura di Dio, abbiamo sempre un po' il timore di Dio. Non il timore Santo, il timore carnale. Ci manca la fiducia, l'abbandono, la percezione della Sua immensa bontà.
La Madonna ha detto perfino di se stessa: “se voi sapeste quanto vi amo, piangereste di gioia” (messaggio del 25 giugno 1983).
Dunque il Padre Buono, attraverso Maria, ci invita “affinché con l'anima colma d'amore ci incamminiamo nel cammino spirituale”.
Effettivamente, il cammino spirituale, non lo si fa per la paura dell'inferno e neanche per obiettivi di perfezione personale. Il vero motore del cammino spirituale, come ci insegnano i Santi - per esempio Santa Caterina da Siena parla del cammino spirituale come un cammino d'amore – è l’amore. Si parte dall'amore imperfetto fino ad arrivare all'amore perfetto, l'amore con il quale si ama Dio per quello che è senza guardare la ricompensa che Lui ci può dare. Quindi il motore della vita spirituale è l'amore, l'amore per Gesù, l'amore per Dio, il desiderio di Dio, è quella forza che ci aiuta a vincere le battaglie, che ci aiuta a risollevarci dal male quando cadiamo, e a vincere le tentazioni, è la forza dell'Amore! La forza dell'Amore è la vera arma vincente nel cammino spirituale che sappiamo insidiato dal mondo, dalla carne, ma anche dal maligno.
La Madonna ci invita a ”riempirci della Grazia” cioè, voi sapete che proprio nel prologo di San Giovanni, nell'apertura del suo Vangelo ci dice di Cristo che da Lui “abbiamo ricevuto Grazia su Grazia” cioè una pienezza assoluta, una sorgente inesauribile dalla quale attingiamo Grazia su Grazia.
La Grazia è il bene spirituale supremo, non c'è nessun bene più grande della Grazia che è l'Amore di Dio, è l'Amore di Dio infuso nei nostri cuori, la Grazia è la vita Divina che ci viene donata, non c'è bene più grande della Grazia, qui sulla terra nulla è più importante della Grazia, che ci viene data attraverso i Sacramenti, specialmente quelli del Battesimo, dell'Eucarestia, della Confessione. La Grazia ci viene data anche attraverso la preghiera personale.
La Madonna ci dice di questo bene: “attingete non di un sorso solo, riempitevi!” Non quanto basta! Non basta mai!
Non basta mai! E' una sete inesauribile quella Grazia, perché noi siamo capaci di accogliere Dio, allora la Madonna ci dice ”riempitevi di Grazia”, poi ci invita al “sincero pentimento dei peccati”. Come sapete, quando abbiamo perso la Grazia Santificante, per poterci di nuovo rivestire e riempire il cuore della Grazia Santificante, è necessario il perdono dei peccati che ci viene dato dalla Confessione, e lì però nella Confessione, il perdono dei peccati ci viene dato attraverso l'assoluzione, ma l'assoluzione ci viene data se c'è il pentimento sincero e il proposito.
Poi c'è questa frase bellissima:”bramate il bene”, cari amici credetemi, è sempre molto difficile sapere a che punto siamo nel cammino spirituale. E' sempre molto difficile sapere se siamo avanti o se siamo indietro, non possiamo neanche avere la certezza matematica di essere in Grazia di Dio o di non esserlo, possiamo avere un convincimento di carattere morale. Insomma sapere come siamo davanti a Dio è molto difficile, anche perché c'è il pericolo dell'auto inganno, di crederci più di quello che siamo, di fare la preghiera del fariseo che diceva: “ah, io non sono come tutti gli altri, ecc. ecc.”. Quindi sapere a che punto siamo nel cammino spirituale è difficile.
Ci sono però dei segni, dei segni che ci dicono se comunque nel cammino spirituale siamo avanti o siamo indietro, ci sono dei segni che ci dicono se siamo in buona salute spirituale o non lo siamo. Ebbene, il desiderio del bene, bramare il bene, bramare Dio, il desiderio di Dio, il desiderio della Santità, che non sia però una velleità, ma sia veramente un desiderio del cuore, una fame, la fame di Dio, la fame di Santità, la fame della perfezione, la fame di amore che è al di sopra di tutte le altre “fami”, questo bramare il bene, questa bramosia di amare Dio, è un segno di ottima salute spirituale, mentre se non lo bramiamo, non lo desideriamo, è un pessimo segno, come quando, facendo riferimento al Cantico dei Cantici, se una persona non desidera un'altra persona, nel senso di parlare insieme, nel senso di lavorare insieme eccetera, vuol dire che non c'è il bene dentro.
Se noi non desideriamo l'amore di Gesù, lo stare con Gesù, lavorare per Gesù, se non c'è questo desiderio, vuol dire che siamo indietro nel cammino spirituale.
Poi la Madonna, come in tutti i messaggi, come vedete, dà sempre la dimensione missionaria. In poche parole prima ci dice di riempirci dell'Amore di Dio e poi ci dice datelo agli altri questo amore di Dio e dice appunto: “Bramate il bene, anche a nome di coloro che non hanno conosciuto la perfezione del bene”. Ci sono molti che non bramano il bene, non bramano Dio, non Lo cercano. Quindi voi bramateLo per loro, cercateLo per loro e intercedete per loro.
Se oltre a pensare a noi stessi e a cercare Dio per noi stessi, Lo cerchiamo anche per gli altri, saremo: “più cari a Dio”. “Vi ringrazio”.
Fonte: “ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “