Saturday, July 31, 2010
kathTube - das katholische Medienportal
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Santuario de Medjugorje � Sitio Oficial para Espa�a e Iberoam�rica
Seguidamente podéis ver el programa de la jornada en el siguiente enlace:
http://www.centromedjugorje.org/santuario/festival-jovenes-medjugorje-2010/
Fundación Centro Medjugorje
Interview With Fr. Gabriele Amorth
Don Gabriele Amorth: I am an exorcist in Rome and president of honour of the Association of Exorcists, which I founded. In the year 2000, we celebrated its 10th anniversary. I was 75 years old and I asked someone else to take over this duty. When Bishops are 75, they are retired, so I did the same!
Don Gabriele Amorth: Exorcism is a public prayer of the Church done with the authority of the Church, because it is done by a priest named by the Bishop; it is a prayer for liberation from the demon, from the evil influence of the demon or of the evil provoked by the demon.
Don Gabriele Amorth: The influence of Satan is immense. Satan acts in two different ways. The ordinary action of Satan is when Satan tempts men to evil. All men, from their birth to their death, are involved in this struggle against Satan who tempts them into evil. Jesus, because He had a human nature, submitted Himself to temptation coming from Satan. Except the ordinary action, Satan also acts in an extraordinary way, which consists in provoking malign troubles, which can go on until satanic possession.
Don Gabriele Amorth: We have to first speak about prevention – what to do to avoid these evils. The measures of prevention are to live in the grace of God, to be faithful to prayer and not to do works that open the door to the demon, especially not to do any occult works. There are three main works of occultism: magic, spiritism and Satanism. The one who is dedicated to these things exposes himself to the extraordinary action of the demon.
Instruction on how to follow the Youth Festival online!
Beginning with the feast of St. Francis, we began broadcasting live audio-video programs and photos from the church in Medjugorje. You can follow them at the link: http://medjugorje.s3.novenaweb.info/en/multimedia/
data: 30.07.2010.
Potete seguire il 21° Festival dei Giovani attraverso le nostre webcam, attraverso Internet ed in diretta attraverso le seguenti stazioni radio:
Radio Mir Medugorje,
Radio Maria Austria,
Radio Maria Sud Tirol,
Radio Maria Serbia (Subotica).
Come pure attraverso le pagine Internet ed i link in diretta audio e video in diverse lingue:
www.medjugorje.hr
www.medjugorje.de
www.kathtube.com
www.centromedjugorje.org
www.mir.ie
http://www.kathtube.com/pl
http://www.kathtube.com/pl
http://www.kathtube.com/pl
http://www.kathtube.com/pl
http://www.kathtube.com/pl
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http://www.kathtube.com/pl
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E solo AUDIO ai link sotto indicati:
http://www.kathcast.net:80
http://www.kathcast.net:80
http://www.kathcast.net:80
http://www.kathcast.net:80
http://www.kathcast.net:80
http://www.kathcast.net:80
http://www.kathcast.net:80
http://www.kathcast.net:80
( Fonte: http://www.medjugorje.hr/)
Međugorje, 1. - 6. 8. 2010. „Učitelju dobri, što mi je činiti da baštinim život vječni?“ (Mk 10,17)
18.00 - molitva krunice
19.00 - sv. Misa - generalna proba zbora i orkestra
20.00 - molitva za ozdravljenje
20.30 - klanjanje Presvetom Oltarskom Sakramentu - generalna proba zbora i orkestra
Nedjelja, 01. 08. 2010.
Prije podne - Mise po jezičnim skupinama
18.00 - molitva krunice
19.00 - dobrodošlica mladih mladima po državama, sv. Misa
20.30 - klanjanje Presvetom Oltarskom Sakramentu
Ponedjeljak, 02. 08. 2010.
09.00 - jutarnja molitva
09.30 - 12.00 – predavanja, pjesma, svjedočanstva
12.00 – pauza
16.00 - predavanja, pjesma, svjedočanstva
18.00 - molitva krunice
19.00 - sv. Misa
20.00 - klanjanje Presvetom Oltarskom Sakramentu
Utorak, 03. 08. 2010.
09.00 - jutarnja molitva
09.30 - 12.00 – predavanja, pjesma, svjedočanstva
12.00 – pauza
16.00 - predavanja, pjesma, svjedočanstva
18.00 - molitva krunice
19.00 - sv. Misa
20.15 - procesija kroz župu
22.30 - 23.00 - klanjanje Presvetom Oltarskom Sakramentu
Srijeda, 04. 08. 2010.
09.00 - jutarnja molitva
09.30 - 12.00 - predavanja, pjesma, svjedočanstva zajednice „Cenacolo"
12.00 – pauza
16.00 - predavanja, pjesma, svjedočanstva
18.00 - molitva Krunice
19.00 - sv. Misa, klanjanje Presvetom Oltarskom Sakramentu
21.15 - predstava zajednice „Cenacolo“
Četvrtak, 05. 08. 2010.
09.00 - jutarnja molitva
09.30 - 12.00 - predavanja, pjesma, svjedočanstva
12.00 – pauza
16.00 - predavanja, pjesma, svjedočanstva
18.00 - molitva krunice
19.00 - sv. Misa
20.30 - 21.30 - klanjanje Presvetom Oltarskom Sakramentu
21.30 - 23.00 - oproštaj uz pjesmu
Petak, 06. 08. 2010.
03.00 – molitva krunice uz Križevac (privatno)
05.00 - sv. Misa na Križevcu
PREPORUKE
- Ponijeti sa sobom mali radio sa FM frekvencijom i slušalice, Bibliju, suncobran.
- Skupine koje će sudjelovati na molitvenom susretu neka ne planiraju druge programe za vrijeme susreta mladih.
- Večernji molitveni program za sve počinje s krunicom u 18 sati. Misa je u 19.00 sati.
NAPOMENE
Za cijelo vrijeme Mladifesta osiguran je simultani prijevod.
Friday, July 30, 2010
Međugorje, 1. - 6. 8. 2010. „Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?“ (Mc 10,17)
18.00 - Rosario
19.00 - S. Messa – prova generale per il coro e l’orchestra
20.00 – Preghiera per la guarigione
20.30 - Adorazione – prova generale per il coro e l’orchestra
Domenica, 01. 08. 2010
Nel mattino – Sante Messe secondo i gruppi linguistici
18.00 - Rosario
19.00 - Benvenuto – giovani dei diversi paesi presenti, S. Messa
20.30 – Adorazione al Santissimo
Lunedì, 02. 08. 2010
09.00 – Preghiera mattutina
09.30 - 12.00 – Lezioni, canti, testimonianze
12.00 – Pausa
16.00 - Lezioni, canti, testimonianze
18.00 - Rosario
19.00 - S. Messa
20.00 – Adorazione al Santissimo
Martedì, 03. 08. 2010
09.00 – Preghiera mattutina
09.30 - 12.00 – Lezioni, canti, testimonianze
12.00 – Pausa
16.00 - Lezioni, canti, testimonianze
18.00 - Rosario
19.00 - S. Messa
20.15 - Processione per le vie della Parrocchia
22.30 - 23.00 - Adorazione al Santissimo
Mercoledì, 04. 08. 2010
09.00 – Preghiera mattutina
09.30 - 12.00 - Lezioni, canti, testimonianze della Comunità „Cenacolo"
12.00 – Pausa
16.00 - Lezioni, canti, testimonianze
18.00 - Rosario
19.00 - S. Messa, Adorazione al Santissimo
21.15 – Spettacolo della Comunità „Cenacolo“
Giovedì, 05. 08. 2010
09.00 – Preghiera mattutina
09.30 - 12.00 - Lezioni, canti, testimonianze
12.00 – Pausa
16.00 - Lezioni, canti, testimonianze
18.00 - Rosario
19.00 - S. Messa
20.30 - 21.30 - Adorazione al Santissimo
21.30 - 23.00 - Congedo con canti
Venerdì, 06. 08. 2010
03.00 - Rosario sul Krizevac (privato)
05.00 - S. Messa sul Krizevac
RACCOMANDAZIONI
- Portare cuffie e radiolina con frequenza FM, Bibbia, ombrello.
- I gruppi che partecipano al Festival non devono programmare altre attività durante i giorni dell’incontro.
- Il programma serale per tutti inizia alle 18:00 con il Rosario. La S. Messa è alle 19:00.
AVVISO
NON SARANNO CELEBRATE LE MESSE MATTUTINE PER I PELLEGRINI.
TUTTI I PELLEGRINI PARTECIPERANNO ALLA MESSA SERALE CON I GIOVANI.
Per tutto il tempo del Festival è assicurata la traduzione simultanea.
Thursday, July 29, 2010
I Messaggi di Medjugorje: In Bosnia parla una vera cattolica
«Il messaggio più coinvolgente di Medjugorje è che il cristianesimo, prima che una dottrina, è un rapporto personale di amore con Dio. “Qui c’è la Madonna”, mi sono detto, dunque il cristianesimo è l’unica religione vera, perché la Madonna è “cattolica”!».Così il teologo Livio Fanzaga conclude
il primo pellegrinaggio a Medjugorje, nel 1985. Due anni dopo don Fanzaga è direttore di Radio Maria, che da allora ha come primo scopo diffondere e analizzare i messaggi mariani e gli eventi che riguardano Medjugorje, raggiungendo cinquanta paesi e 1.644.000 ascoltatori al giorno.
Don Fanzaga, il 24 settembre 2009 il Papa annuncia il viaggio a Fatima del maggio successivo. A marzo 2010 istituisce ufficialmente una Commissione di inchiesta sul fenomeno di Medjugorje dopo vent’anni di silenzio. Si può collegare la decisione al viaggio apostolico?
L’ha istituita a marzo ma era già nell’aria. Questo pontificato si sta facendo più mariano. D’altronde, il Papa è stato eletto alle 18.43, nel momento dell’apparizione della Madonna di Medjugorje. Benedetto è stato educato da Giovanni Paolo II all’amore verso Maria, ma la consonanza fra le parole dell’attuale Pontefice e quelle dei messaggi della Regina della Pace è oggi assoluta. I medici che condussero i primi test sui veggenti si riferivano direttamente all’allora cardinale Ratzinger, che intervistato da Vittorio Messori nel 1984 disse: «Non si può certo impedire a Dio di parlare a questo tempo attraverso persone semplici, anche per mezzo di segni straordinari che denuncino l’insufficienza delle culture che ci dominano».
Significa che il Papa crede nelle apparizioni?
Non credo sia un caso che la Commissione sia stata istituita da lui. Poi, dopo vent’anni, il fenomeno va avanti con 5-6 mila pellegrini da 70 azioni ogni anno, parecchi miracoli e nessuna sbavatura teologica nei messaggi: non si poteva non riprendere in considerazione quanto è avvenuto e avviene. Inoltre non c’è mai stata nella storia un’apparizione di così lunga durata.
Finora il Vaticano ha permesso pellegrinaggi personali. Ma così non si rischia di allontanare i fedeli dal «grande piano che – ha detto la Madonna – Dio porta avanti attraverso Medjugorje»?
Le apparizioni iniziarono quaranta giorni dopo l’elezione Giovanni Paolo II. Come se la Madonna l’avesse voluto usare da portavoce. Il Papa e Maria chiedevano le stesse cose: il digiuno a pane e acqua per fermare le guerre; il richiamo alla conversione; la consacrazione della Russia. Oggi
Benedetto XVI sta facendo lo stesso: perfettamente consapevole del bisogno di rinnovamento spirituale, sa che è attraverso le ammonizioni mariane che questo avviene.
Richiami ai sacramenti, a fare penitenza e pregare, a preoccuparsi del proprio peccato, a legare la crisi economica a quella morale, ad “aprire all’Oriente”… Che Benedetto XVI legga i messaggi di Medjugorje per “farsi tramite” in attesa di un riconoscimento ufficiale?
Preferisco credere che Benedetto XVI – come Giovanni Paolo II, stando alle testimonianze rilasciate per il processo di beatificazione – sia ispirato direttamente da Maria che lo usa per arrivare a tutti i fedeli.
Il Papa ha ribadito che i tre segreti di Fatima non sono ancora compiuti. Significa che le rivelazioni di Medjugorje (dieci e tutt’ora segrete) appartengono a un futuro posteriore a quelle di Fatima?
C’è una continuità. Già a Fatima Maria aveva chiesto la consacrazione della Russia al suo cuore. Questa non avvenne e secondo Giovanni Paolo II fu il motivo della venuta del comunismo. La Madonna di Medjugorje annunciò poi nel suo sesto messaggio (30 ottobre 1981) che la Russia si sarebbe convertita: «Il popolo russo è il popolo nel quale Dio sarà maggiormente glorificato. L’Occidente ha incrementato il progresso, ma senza Dio», diceva durante gli anni durissimi del comunismo ateo. Giovanni Paolo II credette e nel 1984 consacrò pubblicamente la Russia. Il 5 agosto del 1991 Maria chiese una novena per realizzare ciò che aveva annunciato a Fatima: «Il mio piano di pace ha cominciato a realizzarsi. Preghiamo perché quello che ho cominciato sia realizzato completamente». Così fu: l’8 dicembre del 1991 si scioglieva l’Unione Sovietica senza spargimenti di sangue. Molti rimasero esterrefatti. Ricordo che il mondo poteva essere distrutto da una guerra nucleare e la Madonna aveva detto un anno prima che se avessimo pregato questo non sarebbe successo.
Tuttavia parte della Chiesa, il vescovo locale in primis, si mostra scettica. Alcuni giornali croati hanno scritto che non si sarebbe mai proceduto a verificare ufficialmente i fenomeni perché Benedetto XVI era contrario alla legittimazione delle apparizioni. Come mai tanta resistenza anche dopo migliaia di esami clinici e miracoli riconosciuti anche da medici atei?
Non a caso questa volta la Commissione sarà diretta dal Vaticano. Io non dico che bisogna credere, ma biasimo chi ostacola. Se non tutto è chiaro, nessuno può spiegare certi fenomeni umanamente incomprensibili. Credere è una grazia speciale. Lei chiama a Medjugorje alcuni per arrivare a tutti. È il suo metodo. Molti sono ancora scettici, ma non bisogna preoccuparsi. Maria li beffa e usa anche degli increduli per costringerci a portare più prove.
La Vergine rivelò ai sei veggenti che li aveva scelti «perché non eravate i migliori». Non è una contraddizione con il suo richiamo continuo alla coerenza?
I veggenti non erano certo cattolici ferventi. Andavano in chiesa la domenica per tradizione, ma dai gruppi di preghiera o dalle attività della parrocchia si tenevano ben lontani. Anche Bernadette di Lourdes non conosceva il catechismo. Ma questo è il metodo della Vergine: prende i semplici per far vedere che la forza che viene da loro è tale che non si può che attribuire a lei. Io li conosco da trent’anni i veggenti e sono fedeli normali, con tutti i difetti annessi.
La Madonna ha detto che l’apparizione di Medjugorje sarà l’ultima. Cosa significa?
Lo spiegò lei nel 1982: «Sono venuta per l’ultima volta a chiamarvi alla conversione». Forse perché siamo al bivio: l’anticristianesimo non è mai stato così forte; per la prima volta l’umanità può distruggersi, con le armi nucleari e la scienza medica. Anche il Papa parla di autodistruzione
dell’uomo che si fa Dio. Questo è il peccato peggiore, quello originale. Facendosi Dio l’uomo si sta autodistruggendo. Forse anche per questo Maria sta con noi da tanto tempo. La Madonna ci starichiamando alla conversione. Intanto sta preparando un gregge che resista a Satana e si abbandoni all’amore di Dio, un popolo di testimoni già presente, tanto che Maria conclude sempre i suoi messaggi così: «Grazie per aver risposto alla mia chiamata». Che ci siano testimoni che arrivino a tutti, è questa la cura!
Ma gli ammonimenti mariani non rischiano di alimentare l’ansia anziché guidare alla conversione, producendo al massimo vani sforzi moralistici per salvarsi?
Tutto il contrario. Maria vuole che ci accorgiamo del nostro male perché ci apriamo all’amore misericordioso di Dio. Ci chiede di accantonare l’orgoglio per cedere al suo abbraccio: figli miei – ci dice – affidatevi a me perché solo io posso superare il male, voi da soli non riuscite. Convertirsi è accettare di avere bisogno e farsi portare. Quando l’uomo si mette al posto di Dio sta male, quando cede è contento, eppure si ribella: è una lotta. E lottare è un atto di umiltà, il contrario di uno sforzo moralistico.
Perché la Madonna vuole svelarci i piani di Dio, a che serve conoscere i Suoi disegni? Non sipuò vivere bene comunque?
Evidentemente è necessario illuminare. Cristo ha sempre svelato il futuro per preparare i suoi. Oggi c’è il rifiuto totale di Cristo e l’uomo deve esserne cosciente: se non si accorge del male non cerca il bene. L’uomo, inoltre, ha bisogno di capire quale è il suo compito nella storia. Ognuno ha il suo ruolo nel piano divino di salvezza del mondo e Maria desidera illuminarci perché noi lo capiamo e lo attuiamo.
I miracoli studiati durante i primi anni oggi assumono un peso ulteriore?
Che vengano ristudiati è importantissimo. Non c’è ordine nei referti medici e non si conoscono gli sviluppi di molti miracoli. È decisivo, ad esempio, sapere se le guarigioni non hanno avuto ricadute nel tempo. Perché noi, come i veggenti, vogliamo toccare con mano. Anche loro misero alla prova la Madonna: «Se sei tu, diccelo».
Fonte: Radiomaria
Mel Gibson and the Cleverness of Satan: “It is the Reality” � HLI America
Wednesday, July 28, 2010
Tuesday, July 27, 2010
TESTIMONIANZA DI GLORIA POLO data in 5 Maggio 2005, nella chiesa di Caracas (Venezuela)
Io sono dentista, io e un mio nipote ci stavamo specializzando in odontologia e siamo andati nella Facoltà di Odontologia a prendere alcuni libri. Era un Venerdì pomeriggio. Mio marito era insieme a noi. Pioveva molto forte, io e mio nipote ci camminavamo insieme riparandoci sotto un piccolo ombrello. Mio marito aveva il suo impermeabile e, per ripararsi dalla pioggia, camminava vicino alla parete della Biblioteca Generale. Io e mio nipote andavamo saltando le le pozzanghere d'acqua, senza accorgerci che ci stavamo avvicinando agli alberi.
Quando stavamo per saltare una grande pozzanghera d'acqua, siamo stati raggiunti da un fulmine che ci ha carbonizzati. Mio nipote è morto subito. Era un ragazzo che, nonostante la sua giovane età, si affidava molto al Signore e aveva una grande devozione al bambino Gesù. Portava al petto una medaglietta di quarzo del bambino Gesù. Le autorità dicono che è stato proprio il quarzo che ha attirato su di lui il fulmine, perché questi gli è entrato, attraverso quella medaglietta, attingendogli il cuore, bruciandolo dentro e uscendo dal piede; fuori non si è carbonizzato, è rimasto intatto, nemmeno una bruciatura.
Quanto e me, il fulmine mi è entrato dal braccio e mi ha bruciato, spaventosamente, tutto il corpo, fuori e dentro. Non avevo più i seni, soprattutto quello sinistro, al suo posto era rimasto un buco. Era sparita la carne del ventre, delle gambe e delle coste. Quello che state vedendo qui, è il mio corpo completamente ricostruito, per la misericordia del Signore. Il fegato era completamente carbonizzato. I reni, i polmoni e le ovaie si erano bruciati. Il fulmine era uscito dal piede destro.
Io usavo un apparecchio contraccettivo a forma de "T" di ottone, che è un buon conduttore di elettricità, per questo ha carbonizzato, ridotto in polvere, le mie ovaie. Ho avuto un blocco cardiaco e sono rimasta li, senza vita. Il mio corpo saltava a causa dell'elettricità accumulata.
Traduzione in lingua italiana fatta da Padre Leone Orlando
L'altro mondo
Ma questa è solo la parte fisica. La cosa più bella è che, mentre il mio corpo stava là, carbonizzato, io, nello stesso tempo, mi trovavo dentro un bellissimo tunnel bianco pieno di luce, una luce bellissima che mi deliziava, che mi trasmetteva una pace e una felicità che non ci sono parole per descriverla.
A gift of child trough Our Lady's intercession!
Their baby boy, Wilfred Mateo was born on June 2, 2003. Their pilgrimage to Medjugorje this year is thanksgiving to Our Lady for all of the graces they have received. “Medjugorje and Our Lady of Medjugorje are well known in Panama. All of these years people have been coming here, we have monthly bulletin that publishes Our Lady’s messages. Personally, we can witness that here one can feel peace and invitation to conversion. We are especially thrilled with celebration of Holy Eucharist, prayer of Rosary and Adoration of the Blessed Sacrament. We can feel Our Lady’s presence all over the place”, they said at the very end.
Monday, July 26, 2010
Messagio della Madona Luglio 2010
“Draga djeco! Iznova vas pozivam slijedite me s radošću. Sve vas želim voditi mom Sinu i vašem Spasitelju. Niste svjesni da bez Njega nemate radosti i mira, a ni budućnosti, ni života vječnog. Zato dječice, iskoristite ovo vrijeme radosne molitve i predanja. Hvala vam što ste se odazvali mome pozivu.”
English:
Message, 25. July 2010
“Dear children! Anew I call you to follow me with joy. I desire to lead all of you to my Son, your Savior. You are not aware that without Him you do not have joy and peace, nor a future or eternal life. Therefore, little children, make good use of this time of joyful prayer and surrender. Thank you for having responded to my call.”
Italiano:
Messaggio, 25. luglio 2010
"Cari figli, vi invito di nuovo a seguirmi con gioia. Desidero guidarvi tutti a mio Figlio e vostro Salvatore. Non siete coscienti che senza di Lui non avete gioia e pace e neanche futuro e vita eterna. Perciò figlioli, approfittate di questo tempo di preghiera gioiosa e abbandono. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."
Espanol:
Mensaje, 25. julio 2010
¡Queridos hijos! Los invito nuevamente a seguirme con alegría. Deseo guiarlos a todos a mi Hijo y a vuestro Salvador. No están conscientes de que sin El no tienen alegría, ni paz, ni futuro, ni vida eterna. Por eso, hijitos, aprovechen este tiempo de oración y abandono gozosos. ¡Gracias por haber respondido a mi llamado!”
Deutsch:
Botschaft, 25. Juli 2010
„Liebe Kinder! Von neuem rufe ich euch auf, mir mit Freude zu folgen. Ich möchte euch alle zu meinem Sohn und eurem Erlöser führen. Ihr seid euch nicht bewusst, dass ihr ohne Ihn weder Freude noch Frieden und keine Zukunft, sowie kein ewiges Leben habt. Deshalb, meine lieben Kinder, nutzt diese Zeit des frohen Gebetes und der Hingabe. Danke, dass ihr meinem Ruf gefolgt seid!“
Francais:
Message, 25. juillet 2010
« Chers enfants, je vous invite à nouveau à me suivre avec joie. Je désire vous conduire tous à mon Fils, votre Sauveur. Vous n’êtes pas conscients que, sans Lui, nous n’avez ni joie, ni paix, ni avenir, ni vie éternelle. C’est pourquoi, petits enfants, profitez de ce temps de prière joyeuse et d’abandon. Merci d’avoir répondu à mon appel. »
Polski:
Orędzie, 25. lipca 2010
„Drogie dzieci! Ponownie was wzywam abyście naśladowali mnie z radością. Wszystkich was pragnę prowadzić do mego Syna, a waszego Zbawiciela. Nie jesteście świadomi, że bez Niego nie macie radości i pokoju, ani przyszłości ani życia wiecznego. Dziatki, dlatego wykorzystajcie ten czas radosnej modlitwy i zawierzenia. Dziękuję wam, że odpowiedzieliście na moje wezwanie.”
Mag:
Üzenet, 25. július 2010
„Drága gyermekek! Újra arra hívlak benneteket, hogy örömmel kövessetek engem. Szeretnélek mindnyájatokat Fiamhoz, Üdvözítőtökhöz vezetni. Nem vagytok tudatában annak, hogy Nélküle nincs örömötök és békétek, sem jövőtök, sem örök életetek. Ezért gyermekeim, használjátok ki ezt az időt örömteli imára és önátadásra. Köszönöm, hogy válaszoltatok hívásomra!”
La Parrocchia di Medjugorje si sta preparando per il 20° Incontro Internazionale di preghiera dei giovani
La prima sera del Festival – Sabato, dopo il Rosario e prima della Santa Messa – ci saranno parole di benvenuto da parte dei e ai giovani di diversi paesi, e Lunedi si svolgera una processione attraverso la Parrocchia. Per queste due occasioni vorremmo presentare in una solenne processione tutte le bandiere dei paesi che prendono parte tradizionalmente al Festival.
Per questo vorremmo chiedervi di essere cosi gentili da aiutarci a procurarci le bandiere delle precise dimensioni di 2 m x 1 m. Nella lista delle bandiere dei diversi paesi (vedi qui) abbiamo segnato quali bandiere abbiamo gia e vi invitiamo ad essere cosi gentili da inviarci quelle che mancano. Le bandiere possono essere inviate per posta o attraverso un gruppo di pellegrini al piu tardi entro il 1° Luglio di quest’anno. Nella lista delle bandiere, quelle che abbiamo gia sono contrassegnate con una crocetta verde. Appena riceveremo una sicura promessa per una bandiera, scriveremo che sta arrivando (“coming” in caratteri verdi) e appena arrivera apporremo una crocetta verde. Se la vostra bandiera non e nella lista e volete che venga inserita, per favore, fatecelo sapere! Per contattarci per favore scrivete all’indirizzo e-mail: lidija_paris@medjugorje.hr. Grazie!
Inoltre invitiamo gli strumentisti che gia hanno partecipato al festival e che conoscono lo stile e lo spirito del Festival dei Giovani di Medjugorje a venire ancora e contribuire con la loro arte a questo incontro di gioia.
Tutti i musicisti che partecipano al coro ed all'orchestra avranno una sistemazione comune, e arriveranno al piu tardi a Medjugorje il 30 luglio, quando avranno la prima prova insieme. I successivi due giorni (il 30 ed il 31 luglio), avranno un programma speciale di preghiera e le prove musicali. Per eventuali contatti lo stesso indirizzo di E-mail di cui sopra. In anticipo al vostro arrivo, vi diamo il benvenuto!
Saturday, July 24, 2010
Friday, July 23, 2010
Parish of Medjugorje is preparing for celebration of Feast of St. James
Parish of Medjugorje was founded in 1892, and placed under the patronage of St. James, the Apostle. Only five years afterwards, with huge efforts of parishioners and priests, the first church was built. Although it was quite beautiful and spacious for that time, it was built on the unstable ground and it started sinking and cracking and it was necessary for the new church to be built. Construction of the current, new church began in 1934 and was completed in 1969. Everything was just a simple, ordinary life of small parish until the events in 1981 when this parish became centre of the whole world with millions of people that started coming here.
Patron saint of Medjugorje parish, St. James, the apostle and his brother, John the apostle were sons of Zebedee, who was a fisherman on the Sea of Galilee. St. James first joined the group of disciples who had followed St. John the Baptist, and later he joined the group of disciples who followed Jesus. James was the witness of Transfiguration of Our Lord together with John, as well as the resurrection of Jairus’ daughter. He was also amongst those who were with Jesus during his time of agony in the garden of Gethsemane. James is one of the first apostles who laid his life for the Gospel, and that was back in either 43 or 44 AD, according to the order given by King Agrippa I.
He is the patron saint of pilgrims and his remains are kept in the shrine of Santiago de Compostela in Spain. The statue of St. James, here in Medjugorje church, like everywhere else in the world presents St. James as a pilgrim, saint, carrying walking stick, a little water vessel and a sea shell used for drinking water.
La Parrocchia di Medjugorje si prepara a celebrare San Giacomo
La parrocchia di Medjugorje è stata fondata nel 1892 e posta sotto la protezione di San Giacomo Apostolo. Solo cinque anni più tardi, con l’impegno del parroco e degli abitanti, fu costruita la Chiesa parrocchiale. Anche se per quel tempo era spaziosa e bella, il terreno sdrucciolevole su cui era costruita col tempo danneggiò la sua portata, perciò fu inevitabile costruire una nuova Chiesa. Nel 1934 cominciò e nel 1969 terminò la costruzione dell’attuale Chiesa parrocchiale. E tutto andò come con in un normale avvenimento di una parrocchia comune fino all’estate del 1981, quando questo luogo e la Chiesa divennero il punto di riunione di milioni di pellegrini, di devoti della Regina della Pace da tutto il mondo.
Il celeste Patrono della parrocchia di Medjugorje, San Giacomo Apostolo, e suo fratello Giovanni erano figli di Zebedeo, pescatore sul lago di Genezaret. Innanzitutto San Giacomo si unì ai discepoli di Giovanni Battista ed in seguito divenne discepolo di Gesù. Giacomo con Pietro e Giovanni fu testimone della risurrezione della figlia di Giairo e della Trasfigurazione di Gesù. Era tra coloro che furono accanto a Gesù durante l’agonia nell’orto del Getsemani. Giacomo è il primo degli Apostoli che ha dato la sua vita per il Vangelo nell’anno 43 o 44 per ordine del re Erode Agrippa I. E’ Patrono dei pellegrini e le sue reliquie si trovano a Compostela in Spagna. La statua di San Giacomo nella Chiesa di Medjugorje, come anche in altri luoghi, mostra il Santo dei pellegrini con in mano il bastone del pellegrino, una zucca per l’acqua e una conchiglia per attingere da bere.
Dappertutto si sente la presenza della Gospa
Tra la moltitudine di esperienze dei pellegrini, la maggioranza delle quali resta nascosta all’opinione pubblica, incontriamo quotidianamente anche coloro che testimoniano pubblicamente le grazie personali che hanno ricevuto per intercessione della Gospa.
Così è anche per la coppia di coniugi Aide e Javiera Eskildsen, pellegrini provenienti da Panama, che sono venuti a Medjugorje a ringraziare la Gospa per il dono del figlio, che hanno ricevuto dopo 9 anni di Matrimonio. Javier è venuto per la prima volta a Medjugorje nel 1988. E’ stato educato cattolicamente, ma per molti anni è stato lontano dalla Chiesa. Egli testimonia:
“Ci siamo sposati il 24 Giugno 1993, proprio nella data in cui la Gospa è apparsa per la prima volta a Medjugorje nel 1981. Nel corso dei primi 9 anni di Matrimonio non abbiamo avuto bambini. Mia madre, che veniva in pellegrinaggio a Medjugorje, insistette perché ci andassimo di nuovo. E così siamo venuti, con questa particolare intenzione, nell’Ottobre del 2002, quattordici anni dopo la prima volta che ero stato qui. Siamo saliti in preghiera sul Križevac e sul Podbrdo. Fino ad allora eravamo andati da tanti medici, non ci avevano detto nulla di negativo, non ci avevano detto che non potevamo avere figli, ma in tutti quegli anni non ne abbiamo avuti. Tornati a Panama, l’8 Ottobre 2002, abbiamo saputo che Aida era incinta. Noi crediamo profondamente che abbiamo ricevuto nostro figlio per intercessione della Gospa”. Il ragazzino Wilfred Mateo è nato il 2 Giugno 2003. La loro venuta di quest’anno a Medjugorje è un ringraziamento alla Gospa per tutte le grazie. “Si sa molto della Madonna di Medjugorje a Panama. Le persone vengono in tutti questi anni. Abbiamo giornali in cui escono i messaggi della Gospa. Ma noi personalmente possiamo testimoniare che qui si sente la pace, si sente la chiamata alla conversione. Qui ci entusiasma in particolare la celebrazione della Santa Messa, la preghiera del Rosario, l’Adorazione. Dappertutto si sente la presenza della Gospa”.
www.medjugorje.hr
Children's book offers Pope's teachings on Jesus and 'first companions' :: Catholic News Agency (CNA)
Friday, July 16, 2010
Bishop Franjo Komarica: ‘A Voice Crying in the Wilderness’-I used to pray: ‘God help me to forget what happened yesterday.
“I’ve met hundreds of people in this room, domestic and international, and brought our bitter truth and situation home to them,” he says.
“But no one wants the truth to come out of this room, which is why the story of the failure to prosecute crimes committed against Croats remains unknown: I’m a voice crying in the wilderness.”
According to the Banja Luka diocese, two-thirds of which lies in the Bosnian Serb entity, the Republika Srpska, more than 400 Catholics were killed in the area during the war in the 1990s. Tens of thousands of others were expelled and have never returned. Of the 70,000 Catholics living in the Banja Luka region before the war, less than one-tenth remains.
“This was a court farce in which they judged the police officers who were only guarding the priest,” the Bishop says. “The question is, where are those who gave orders to these officers?” he asks, recalling his role as a witness in the trial.
Komarica is grateful they have at least managed to bury Fr Matanovic and his family, unlike Fr Ratko Grgic from Nova Topola who disappeared on June 16, 1992, and about whom nothing is yet known.
“We only ask to bury his remains in the priests’ grave. But to this day no one has done anything so that we can bury our pastor.”
Zupljanin told me to go:
During the war, though he was under house arrest and could not move around, the Bishop tried to keep in contact with his diocese, sending out priests to bring him information from the various parishes while endeavouring to make contact with Bosnian Serbian officials.
One tried to intimidate him into leaving. “I was told by Stojan Zupljanin: “Bishop, you are not safe here at all. What are you doing here? Go!’
“I said I wouldn’t go as I was not guilty of anything… We didn’t want a fight. We didn’t want to take any weapons into our hands. We did everything to be peacemakers in time of war.”
Stojan Zupljanin, former Chief of the Regional Security Services Centre (CSB) of Banja Luka is currently on trial before The Hague Tribunal for crimes against humanity and violations of the laws or customs of war.
In addition to his contacts with Zupljanin, Komarica sent letters to a number of Bosnian Serb officials, urging them to stop crimes from being committed against Catholics in Banja Luka. The letters went unanswered. In 1996 they were published in a book “In Defence of the Oppressed”.
There are “enough witnesses who have stayed in Banja Luka”, he says, and “local Serbs, too”, who have some knowledge about the killings and expulsions of Croats; it is only a question of whether they are willing to testify.
The Bishops says they have a duty to do so. “If a righteous man lets injustice triumph, he does not have any right to call himself a righteous man because it is the injustice that triumphed.
“The truthful and good man who allows falsehood and evil to triumph no longer has a right to call himself truthful and good,” he adds.
“Where are the truthful ones, where they are righteous ones, where are the good people in Banja Luka? How many and how loud they are?” Komarica asks.
Referring to whether Croats themselves are willing to testify about what happened to their community in the war, Bishop Komarica admits many are afraid; not ready to speak about what they endured.
Komarica believes that the wartime feeling of fear among the remaining Banja Luka Catholics is still vey much present. Less than a tenth of his former parishioners remain. A large number went in the war to Croatia or other countries and never returned. “The people’s spine was broken, they were destroyed from within,” Komarica says.
In addition to the Catholics killed during the war, Komarica notes that about 95 per cent of the diocese’s church buildings were damaged or destroyed, adding that this was a well prepared and thoroughly executed strategy of eradication.
But little by little, church buildings are being restored, and more importantly, over 2,500 homes of Banja Luka Croats are being restored too.
Merima Husejnovic is BIRN’s Justice Report journalist. merima@birn.eu.com. Justice Report is BIRN online publication.
Thursday, July 15, 2010
Pope Picks Religious Freedom as Theme for 2011 Peace Message
Religious freedom is rooted in the equal and inherent dignity of man, it is oriented toward
the search for «unchangeable truth», and thus can rightly be presented as the «freedom of
freedoms». As such, religious freedom is authentically realized when it is experienced as the
coherent search for the Truth and the truth of man.
This notion of religious freedom offers us a fundamental criterion for discerning the
phenomenon of religion and its manifestations. It necessarily rejects the «religiosity» of
fundamentalism, and the manipulation and the instrumentalization of the truth and of the truth
of man. Since such distortions are opposed to the dignity of man and to the search for truth, they
cannot be considered as religious freedom. Rather, an authentic notion of religious freedom
offers a profound vision of this fundamental human right, one which broadens the horizons of
«humanity» and «freedom» of man, allowing for the establishment of a deep relationship with
oneself, with the other and with the world. Religious freedom is a freedom in this respect for
human dignity and life.
As the Fathers of the Second Vatican Council emphasized: «Man has been made by God to
participate in this law, with the result that, under the gentle disposition of divine providence, he
can come to perceive ever more fully the truth that is unchanging. Wherefore every man has the
duty , and therefore the right, to seek the truth in matters religious in order that he may with
prudence form for himself right and true judgments of conscience, under use of all suitable
means» (Declaration Dignitatis Humanae, 3). The vocation to believe in God, recognized as a
fundamental human right, is a pre-requisite integral human development (Caritas in Veritate,
29), and a condition for the realization of the common good and the promotion of peace in the
world.
As Pope Benedict XVI affirmed during his visit to the General Assembly of the United
Nations: «Human rights, of course, must include the right to religious freedom, understood as
the expression of a dimension that is at once individual and communitarian – a vision that brings
out the unity of the person while clearly distinguishing between the dimension of the citizen and
that of the believer» (Address to the General Assembly of the United Nations, 18 April 2008).
The theme chosen for the 2011 World Day of Peace represents an accomplishment of a «path
to peace» which Benedict XVI has invited the human family to consider in depth on several
occasions. Since 2006, his Message for the World Day of Peace has focused on important
dimensions of the truth (In Truth, Peace, 2006), the dignity of the human person (The Human
Person, the Heart of Peace, 2007), the unity of the human family (The Human Family, a
Community of Peace, 2008), the fight against poverty (Fighting Poverty to Build Peace, 2009),
and finally care for creation (If you Want to Cultivate Peace, Protect Creation, 2010). This
journey has its roots in the vocation of man to truth (capax Dei) and, having as a «polestar»
human dignity, leads to the freedom to seek the truth.
Today there are many areas of the world in which forms of restrictions and limitations to
religious freedom persist, both where communities of believers are a minority, and where
communities of believers are not a minority, and where more sophisticated forms of discrimination
and marginalization exist, on the cultural level and in the spheres of public civil and political
participation. «It is inconceivable» – remarked Benedict XVI – «that believers should have to
suppress a part of themselves – their faith – in order to be active citizens. It should never be
necessary to deny God in order to enjoy one’s rights. The rights associated with religion are all
the more in need of protection if they are considered to clash with a prevailing secular ideology
or with majority religious positions of an exclusive nature» (Address to the United Nations, cit.).
Man cannot be «fragmented», and separated from what he believes, because that in which
he believes has an impact on his life and on his person. «Refusal to recognize the contribution
to society that is rooted in the religious dimension and in the quest for the Absolute – by its
nature, expressing communion between persons – would effectively privilege an individualistic
approach, and would fragment the unity of the person» (Address to the United Nations, cit.). It
is for this reason that: «Religious Freedom is the Path to Peace».