“Cari figli, la mia chiamata materna che oggi vi rivolgo è una chiamata di verità e di vita. Mio Figlio, che è la vita, vi ama e vi conosce nella verità. Per conoscere e amare voi stessi dovete conoscere mio Figlio, mentre per conoscere ed amare gli altri dovete vedere in essi mio Figlio. Perciò, figli miei, pregate, pregate per comprendere e abbandonarvi con spirito libero, per trasformarvi completamente ed avere in tal modo il Regno dei Cieli nel vostro cuore sulla terra. Vi ringrazio”
Commento di Padre Livio al messaggio del 2 luglio 2010
E' un messaggio densissimo, profondo. Questo messaggio si potrebbe considerare addirittura un libro di Cristologia, di mistica.
Vorrei sottolineare, innanzitutto, ancora una volta, la prospettiva cristologica di tutti i messaggi della Madonna, cioè, la Madonna in tutti i messaggi che ci rivolge ci indica il Figlio e anche quando indica Se Stessa è per dire: “Vi conduco a Mio Figlio”.
Cristo è veramente il centro di tutti i messaggi della Regina della Pace, però la cosa bella è che, in questo messaggio, Lo chiama sempre: “Mio Figlio”. Certamente la Madonna parla anche di Gesù, di Gesù Cristo, dell'Onnipotente, di Dio, ma poi l'espressione che più ritorna sulle Sue labbra e che esce dal Suo Cuore è che è Suo Figlio.
Dunque vediamo questo messaggio che è profondo, è un messaggio che, come dice la Madonna: “è una chiamata di verità e di vita”. Cosa vuol dire è una chiamata di verità e di vita? Vuol dire appunto che siccome Cristo è la Via, la Verità e la Vita, è una chiamata a guardare noi stessi e a guardare gli altri attraverso Gesù Cristo. Soltanto Gesù Cristo ci dà la possibilità di conoscere noi stessi e di conoscere gli altri nella verità. Per prima cosa la Madonna dice che chi ci conosce veramente, sa chi siamo e ci ama veramente, tanto da infonderci la vita e da farci vivere, è Gesù Cristo. È Lui che ci conosce a fondo, ci conosce più di quanto noi conosciamo noi stessi. Anche qui la Madonna fa un'affermazione straordinaria - nessuno si illuda di conoscere se stesso, se non in Gesù Cristo, perché Lui solo ci conosce nella verità. Non solo Gesù Cristo ci conosce nella verità, perché una conoscenza non vuol dire nulla, o meglio vuol dire tanto, ma, se rimane lì ferma alla conoscenza, sarebbe qualcosa di sterile. Lui ci conosce fino in fondo, non come giudice che ci condanna, Gesù ci conosce fino in fondo come Colui che ci dà la vita, che infonde in noi la Sua vita, la vita della Grazia, la vita dell'Amore, la vita di Dio.
Quindi Gesù Cristo che è la Via, la Verità e la Vita è Colui che conosce noi stessi nella Verità e che infonde in noi la Vita.
“Signore tu mi scruti e mi conosci, Tu sai…” come ha detto San Pietro a Gesù quando gli ha chiesto per ben tre volte: “Pietro mi ami tu?”, “Tu mi conosci, sai che ti amo”.
Quindi cerchiamo veramente anche noi nella preghiera a Gesù Cristo, di poter conoscere noi stessi, come Lui ci conosce.
Poi la Madonna dice - Voi se volete conoscere ed amare voi stessi, dovete guardare a Gesù Cristo, perché solo in Lui, solo attraverso di Lui, vi conoscete, sapete chi siete, solo attraverso di Lui potete amare e perdonare voi stessi. Dunque, cari amici, in Gesù Cristo, guardando a Gesù Cristo, come ci conosciamo? Come ci riveliamo a noi stessi? Noi guardando a Gesù Cristo, ci conosciamo come creature di Dio. Noi creati a Sua immagine, infinitamente amati, redenti, membra vive del Corpo mistico di Cristo, ci conosciamo come figli di Dio, come figli nel Figlio.
Se noi, conoscendo Gesù Cristo, conosciamo in Lui il Figlio di Dio che il Padre ci ha donato, in Lui conosciamo noi stessi, figli dell'adozione, anche noi partecipi della Sua gloria presente, partecipi della Sua gloria futura, perché ci è stata promessa.
Quindi in Gesù Cristo noi conosciamo chi siamo e noi conosciamo il nostro destino. Ci conosciamo come figli di Dio, come creature infinitamente amate, e conosciamo il nostro destino che è quello di essere partecipi della Gloria di Cristo Risorto.
Una magnifica, straordinaria capacità di Maria, in poche righe di svelarci il mistero che faceva tremare Sant'Agostino, quando diceva: “Potessi conoscere Te per poter conoscere me”, e noi possiamo così in Gesù Cristo come Via, Verità e Vita conoscere noi stessi come persone infinitamente amate ed elevate alla dignità di figli.
Poi la Madonna, sempre ha questo aspetto missionario, non so se avete notato nei Suoi messaggi, tutte le volte ci porta a Cristo, perché noi ci riempiamo di Cristo, della sua conoscenza, della sua Verità della sua Vita; questo è il primo passo che fa sempre, ci porta a Cristo, perché ci ricolmiamo di Lui, ci rinnoviamo con Lui, perché ci ricolmiamo della sua Vita e del suo Amore, poi sempre, in tutti i messaggi, fateci caso, la Madonna ci invita a guardare gli altri, ci manda in missione, sempre, e dice: “Per conoscere e amare voi stessi dovete conoscere mio Figlio”, perché in Gesù, noi non disprezziamo noi stessi, in Gesù noi stimiamo noi stessi come Gesù ci stima, in Gesù noi amiamo noi stessi come Gesù ci ama, in Gesù noi abbiamo per noi stessi quella compassione che Gesù ha per noi.
Ecco perché la Madonna ci ha detto più di una volta, in questi ultimi messaggi, di perdonare a noi stessi e poi dice “per conoscere ed amare gli altri dovete vedere in essi mio Figlio”. La Madonna non dice che Gesù vive in tutti gli altri, perché è ovvio che Gesù vive in tutti coloro che sono in Grazia di Dio; non vive in coloro che non sono in Grazia di Dio, però Gesù è morto anche per coloro che non sono in Grazia di Dio. Gesù vuole che quelli che non sono in Grazia di Dio, che sono le membra, i tralci secchi, vuole che abbiano la vita, vuole salvarli e si serve di noi per questa opera di redenzione e Lui ci invita a fare questo sforzo: vedere gli altri alla Luce della Fede, sono persone amate da Dio, anche loro sono chiamati a diventare figli di Dio.
Noi siamo strumenti di questa chiamata, noi dobbiamo portare la pace, la gioia di Gesù, l'amore di Gesù agli altri. Per cui la Madonna dice: “mentre per conoscere ed amare gli altri dovete vedere in essi mio Figlio”, voi sapete che da questo sguardo di Fede sono nate le opere più belle che hanno ornato la Chiesa Cattolica nel corso della storia. Pensate al metodo di Madre Teresa che prima di mandare le sue figlie in missione in mezzo, diciamo così, alle miserie dell'umanità, le faceva sostare per ore davanti al Santissimo. Prima le faceva sostare per ore davanti al Santissimo, poi le mandava in missione, perché davanti al Santissimo imparavano a conoscere Gesù Cristo negli altri, a vedere Gesù Cristo negli altri.
Per cui la Madonna conclude: “Pregate, pregate”, la preghiera è quello strumento che ci permette di guardare Gesù Cristo, di capire Gesù Cristo, di conoscere Gesù Cristo, di conoscere noi stessi in Gesù Cristo. La preghiera è lo strumento che ci permette di vedere negli altri Gesù Cristo, grazie alla preghiera noi conosciamo Gesù Cristo, grazie alla preghiera noi vediamo noi stessi in Gesù Cristo, grazie alla preghiera noi vediamo Gesù Cristo negli altri. “Perciò, figli miei, pregate, pregate per comprendere e abbandonarvi con spirito libero”, libero dalla zavorra del male, del peccato “per trasformarvi completamente”, cosa vuol dire trasformarci completamente? Diventare l'immagine di Gesù Cristo “ed avere in questo modo il Regno dei Cieli nel vostro cuore sulla terra”, cioè avere il Paradiso anticipato sulla terra.
Conoscere Cristo, amare Cristo, essere conosciuti da Cristo, essere amati da Cristo, essere trasformati in Lui significa avere già in anticipo il Paradiso sulla terra, anche se poi, cari amici, non mancherà sulla terra la croce da portare, ma con la gioia nel profondo del cuore. “Vi ringrazio".
Un messaggio densissimo, profondissimo, bellissimo che ci porta nel cuore stesso della Fede cristiana.
Ringraziamo la Madonna per la Sua presenza, con la quale ci fa da Madre e da Maestra, ci prende per mano ci conduce sulla via di Dio in un momento molto difficile della nostra vita personale ed anche per la vita della Chiesa nel Mondo.
Fonte: “ Trascrizione dall’originale audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “
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