Rivolgo un cordiale saluto a tutti voi, cari fratelli e sorelle, provenienti da varie parti della Patria e dall’estero. Sono riuniti oggi persone consacrate a Dio e fedeli laici. In mezzo a noi ci sono rappresentanti delle Autorità civili, come anche ambasciatori e consoli di vari Stati del mondo. Vediamo la presenza anche di rappresentanti delle altre comunità religiose di Bosnia ed Erzegovina. Possiamo dire che il nostro incontro odierno è un bellissimo mosaico, composto da varie pietre preziose provenienti da tutte le parti del mondo e che oggi si sono raccolte in questa città erzegovinese di Mostar.
Sono onorato della presenza di ben tre Eminentissimi Cardinali, di numerosi arcivescovi e vescovi, di innumerevoli sacerdoti, religiosi e religiose, come pure di tanti fedeli laici, tra i quali i miei familiari, i parenti e altri amici che hanno accolto il mio invito. Mentre a nome del Vescovo ospitante esprimo un cordiale benvenuto a tutti e a ciascuno, vi ringrazio sentitamente per essere venuti a condividere, con me e con questa Chiesa locale, questo giorno così solenne e così significativo.
Siamo riuniti come una grande famiglia, ognuno di noi con i propri doni e responsabilità, con la propria identità e origine, la propria lingua e la propria cultura. Quello che ci unisce è la nostra fede in Dio, e per questo motivo la giornata di oggi è anzitutto una speciale celebrazione di Chiesa, assemblea orante e festosa del popolo di Dio che Lo adora e Lo glorifica, testimoniando con gioia la comunione fraterna, nel reciproco rispetto e nel reciproco servizio. Il Signore ci ha radunati, poco fa nella preghiera e ora, anche attorno a questa tavola, possiamo sentirci fratelli e rafforzare i nostri sentimenti di amicizia e di fraternità.
Ora prego Sua Eminenza, il Cardinale Bertone di benedire noi e questa mensa... (kta)